L’Hatha yoga è uno stile di yoga? Visto che questa domanda mi è stata posta diverse volte il mio intento è cercare di fare un pò di chiarezza su questo punto.
Sei un praticante di Ashtanga yoga della scuola di Sri K. Pattabhi Jois? O magari pratichi Iyengar yoga?
Beh, sorpresa! In entrambi i casi allora si può dire che tu pratichi Hatha yoga!
(l’affermazione che ho appena fatto è valida per qualunque stile di yoga tu pratichi, ho nominato questi 2 in particolare perché…beh li ritroverai alla fine dell’articolo e capirai perchè)
In un precedente articolo ho cominciato a parlare dell’ABC dello yoga che tutti dovrebbero sapere, vediamo adesso di entrare poco alla volta maggiormente nel dettaglio per capire meglio di cosa si tratta.
Abbiamo detto che lo yoga non è una religione ma è una filosofia, è la sua culla di nascita è l’India. Cerchiamo di inquadrare il tutto storicamente… lo so, i “calzoni da occidentale” vanno un pò stretti in questo discorso 😉 …niente paura, sei su YogAgile, quindi cercheremo di muoverci agilmente per arrivare al nostro scopo evitando inutili sovraccarichi cerebrali.
Comunemente vengono riconosciuti 4 periodi storici dello yoga, le cui corrette datazioni variano a seconda dei testi ai quali si fa riferimento. Passiamoli rapidamente in rassegna per vedere dove e come nasce l’Hatha Yoga:
PERIODO VEDICO: i Veda e lo Yoga
(fino a circa il 1500 a.C.)
I Veda sono i più antichi testi sacri indiani (risalenti a partire dal 2000 anni A.C. quando il popolo degli Arii invase l’India settentrionale…inizialmente tramandati solo per via orale, di nuovo quindi la datazione esatta è dubbia).
La radice sanscrita “vid” significa sapere, saggezza o conoscenza, così possiamo considerare i Veda come i libri sulla conoscenza (con questa accezione potremmo dire che anche la Bibbia o il Corano sono dei testi vedici).
A questo periodo vengono fatti risalire i primi riferimenti scritti allo yoga all’interno dei Veda.
PERIODO PRE-CLASSICO: le filosofie indiane, lo Yoga
(fino a circa il 100 d.C.)
In questo periodo si delineano le filosofie indiane che rappresentano delle vere e proprie scuole di interpretazione dei Veda (filosofie ortodosse) o che non ne riconoscono l’autorità (filosofie eterodosse).
Vedono così la luce le 6 filosofie ortodosse indiane (chiamate anche Darsana, che possiamo tradurre come “punto di vista”) e che sono:
Nana – Realismo Logico;
Vaisesika – Pluralismo Atomistico;
Samkhya – Realismo, Dualismo e Pluralismo;
Yoga – metodo per raggiungere le mete definite nel Samkhya;
Purva Mimansa – Ritualismo Dogmatico e Realismo Pluralistico;
Vedanta o Uttara Mimansa – Non Dualismo.
Ecco che lo Yoga comincia ad assumere una sua via ben definita.
e le filosofie eterodosse:
Buddismo – Idealismo Etico;
Jainismo – Realismo Pluralistico.
PERIODO CLASSICO: Yoga Sutra, Raja Yoga e Hatha Yoga
(fino a circa il 1700 d.C.)
Questa fase storica vede la nascita di degli Yoga Sutra, la prima codifica scritta di insegnamenti yoga, ad opera di Patanjali e costituita da 196 aforismi, suddivisi in 4 capitoli (Samadhi Pada – Sadhana Pada – Vibhuti Pada – Kaivalya Pada).
Si comincia quindi a parlare di Yoga del periodo Classico in riferimento all’opera di Patanjali.
Sempre durante la stessa fase storica, ma secoli a seguire rispetto a Patanjali, vede la luce un altro testo considerato classico: l’Hatha Yoga Pradipika – ad opera di Svatmarama (datato intorno al 1400 d.C.). Considerato il principale testo di Hatha Yoga. Suddiviso anch’esso in 4 capitoli (Asana – Pranayama – Mudra -Samadhi)
Dello stesso periodo storico altri due testi di rilievo trattano dell’Hatha Yoga:
Gheranda Samhita – ad opera di Gheraṇḍa (datato tra il 1500 ed il 1600 d.C.);
Siva Samhita – autori sconosciuti (datato intorno al 1700 d.C.)
Bene, se hai letto fino a qui, vediamo adesso di capire la differenza fra Hatha Yoga e Raja Yoga.
Il percorso dello Yoga vuole portare il suo praticante a conquistare la sua mente ed il suo Io, colui che padroneggia questa pratica viene anche chiamato Raja Yogi (la parole Raja significa “Re,” ed è da intendersi in questa accezione come la completa padronanza dell’Io e della mente, il Re dei sensi). Per quanto Patanjali non abbia mai utilizzato nei suoi scritti la terminologia Raja Yoga, è comune intendere come Raja Yoga, lo Yoga Classico o Ashtanga Yoga, ossia quello descritto dai sutra.
Quindi possiamo dire che: Raja Yoga = Ashtanga Yoga = Yoga di Patanjali = Yoga Classico
Molti credono che Raja Yoga e Hatha Yoga siano completamente distinti, intendendo il Raja Yoga come una pratica di disciplina spirituale e l’Hatha Yoga come puramente fisica. Sicuramente possiamo affermare che i testi scritti sull’Hatha Yoga riportano maggiori indicazioni sulla pratica fisica rispetto ai sutra, ma la realtà è che Raja Yoga e Hatha Yoga sono complementari e possono essere considerati come due approcci differenti alla stessa pratica.
A riguardo voglio citare uno stralcio di intervista fatta a B.K.S. Iyengar:
Numerosi sono coloro che pensano male e agiscono con la falsa idea che l’Hatha Yoga sia uno yoga semplicemente fisico, mentre lo yoga di Patanjali sia uno yoga puramente spirituale. Il mio punto di vista è che queste due forme di yoga sono al tempo stesso complementari e supplementari e che una stretta separazione fra i due proviene da una mancanza di comprensione profonda di queste due forme di yoga.
…
Dio è uno, ma viene conosciuto sotto migliaia di nomi. Similmente lo yoga è uno e quindi non è soltanto espresso in fisico, mentale o spirituale; esso è ugualmente riconosciuto sotto diversi nomi quali Raja Yoga, Hatha Yoga, Ghatha Yoga, Mantra Yoga, Laya Yoga, Trataka Yoga, Kundalini Yoga, Shaktipatha Yoga, Anasakti Yoga e Amrita Yoga.
dal Bhavan’s Journal del 1° febbraio 1982 “Essenza dell’Hatha Yoga”
Sicuramente hai camminato in riva al mare, sul bagnasciuga, quella zona di terra dove vengono a rompersi le onde del mare…quell’area che non appartiene solamente al mare o solamente alla terra asciutta…ecco, possiamo dire che Hatha Yoga e Raja Yoga sono il bagnasciuga dello yoga.
Tornando a questo punto al quesito iniziale, l’Hatha Yoga è uno stile di Yoga? Beh, come avrai capito l’Hatha Yoga è lo Yoga.
…se hai letto fino a qui, a questo punto vediamo l’ultimo passo per arrivare fino allo yoga così come lo conosciamo oggi…
PERIODO POST-CLASSICO: lo Yoga ai nostri giorni
In questo periodo che porta fino ai nostri giorni vediamo l’espansione mondiale dello yoga, la traduzione e diffusione dei testi yoga in europa ed in america. In particolare possiamo ricordare alcuni personaggi chiave fra i quali:
1863-1902: Swami Vivekenada porta l’induismo e lo yoga nel nord dell’america (1893);
1887-1963: Swami Sivananda, creatore della serie di asana detta “serie Rishikesh;”
1888-1989: Tirumalai Krishnamacharya, ritenuto il “padre dello yoga moderno;”
1893-1952: Paramahansa Yogananda, magari lo hai sentito nominare per il libro Autobiografia di uno Yogi o per il fatto che iniziò Mahatma Gandhi al Kriya Yoga;
1899-2002: Indra Devi, una delle prime insegnanti yoga occidentale (prima allieva di Tirumalai Krishnamacharya in un’epoca in cui seguire le lezioni era permesso solo agli uomini e solo agli indiani);
1923-2009 Swami Satyananda Saraswati, allievo di Swami Sivananda, fondatore della Bihar School of Yoga ed autore di 80 libri sullo yoga, molti dei quali utilizzati oggi come testi in varie scuole di yoga.
Da Krishnamacharya derivano le varie scuole fondate dai suoi allievi, le 2 più note sono quelle fondate da:
B.K.S. Iyengar – Iyengar Yoga
Sri K. Pattabhi Jois – Ashtanga Yoga
Lasciati ispirare nella tua pratica!
Ciao, sai che non ho mica capito?
Allora: all’inizio scrivi che chi pratica Ashtanga o Iyengar Yoga pratica Hata Yoga. Ok.
Poi che lo Yoga classico è quello di Pataljali che è quello dei suoi stura, chiamato anche Ashtanga e Raja Yoga. Ancora ok. Ma allora com’è che si finisce che l’Hata Yoga, descritto nell’Hata Yoga Pradipika è l’Ashtanga o l’Iyengar?
È da intendersi che l’Ashtanga di Jois non si rifà a quello dei stura ma al Pradipika (idem Iyengar). E che quindi ha utilizzato la descrizione degli otto rami da Patanjali e la tecnica dall’Atta?
Ciao, Daniele
Ciao Daniele,
grazie per il commento, e la domanda che mi ha fatto pensare 😉
Dunque meglio “yoga del periodo classico” che “yoga classico,” altrimenti qualcuno potrebbe risentirsi – lo so, l’ho scritto anche io sopra 😉
Per rispondere alle tue domande:
perchè sono tutti lo stesso yoga
a cosa si rifanno Asthanga e Iyengar
Focalizzando sul 3° stadio dello yoga di Patanjali, le asana.
Nei 196 sutra non sono descritte le posture, nel Pradipika si, ma non tutte quelle che pratichiamo adesso e riconosciamo come facenti parte di un sistema “classico/tradizionale,” intendendo con questo una sorta di “universalmente riconosciuto” a prescindere dallo stile di cui stiamo parlando. Insomma quel dire: “porca miseria dai, siamo tutti d’accordo che questo è yoga no?!”
Questo vuol dire che prima le asana non si praticavano?! No, certo. Ma molto di quel sapere veniva tramandato solo per via orale, beh fino al Pradipika per lo meno che fra le altre cose ci descrive asana, mudra e bandha.
Il primo verso del primo capitolo del Pradipika viene traslitterato come:
“saluti al glorioso guru primordiale (originale), Sri Adinath, che ha istruito sulla conoscenza dell’hatha yoga, via che brilla come una scala per chi vuole salire al più alto livello dello yoga, raja yoga.”
Che mi sembra un’affermazione dell’unità di Hatha Yoga e Raja Yoga come, chessò, nome e soprannome di qualcuno.
Insomma sto tagliando il capello in 4 sulle asana…togliendomi i calzoni da occidentale 😉
Secondo me la profonda differenza che potrebbe esserci, ad esempio, fra lo stile Iyengar e lo stile Ashtanga è quella dettata proprio da B.K.S. Iyengar e Sri K. Pattabhi Jois, due yogi che sono stati capaci crescere e di trasmettere la pratica dello yoga e la loro pratica dello yoga, mantenendola viva.
Del resto lo yoga è studio e ricerca, e come tale in evoluzione continua.
Spero di averti chiarito i dubbi…o forse, come diceva un mio insegnante di yoga di averteli messi 😉
Ciao e buona pratica
Alan